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Valutazione
di patrimoni immobiliari e divisioni ereditarie
Le
stime sono sempre precedute da opportuni sopralluoghi in campo.
La
valutazione del patrimonio ereditato viene effettuata con i criteri
estimativi più opportuni, in particolare:
- per
gli immobili urbani attraverso il citerio del valore di mercato o
attraverso la capitalizzazione del reddito annuo netto ritraibile dal
proprietario;
- per
i terreni agrari viene utilizzato il criterio del valore di mercato, a
seguito di opportune ricercehe in loco, e adattando quindi i
valori ottenuti alle caratteristiche estrinseche ed intrinseche del
terreno oggetto di valutazione; la capitalizzazione del reddito annuo
ordinariamente ritraibile dal proprietario viene utilizzata spesso a
conforto del valore di mercato ottenuto con il criterio precedente; nel
caso di valutazione parziale del terreno (come nel caso delle
esprpropriazioni per pubbblica utilità) viene utilizzato il
criterio del valore complementare;
- per
le aziende agricole conformate viene utilizzato il procedimento per
valoti tipici o elementi costitutivi, cui viene affiancata per
obiettivo confronto una stima per capitalizzazione del reddito;
- in
ogni caso ed ove necessario, la valutazione del patrimonio viene
effettuata con i criteri, anche i più attuali, individuati
dalla
dottrina estimativa;
- alla
valutazione del patrimonio segue dapprima l'attribuzione delle quote,
esprese in valore monetario,
che di diritto
spettano a ciscun erede o legatario; ed infine vengono identificate le
quote di
beni reali,che
di
fatto, verranno ad intestarsi agli eredi o
legatari, rispettando in tal senso i dettati del Codice civile (artt.
713-768) circa
l'attribuzione dei beni di diversa natura;
- i
conguagli in denaro, che necessariamente scaturiscono dalla differenza
tra le quote di diritto e le quote di fatto, vengono ove
possibile
ridotti al minimo.
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